venerdì 18 gennaio 2019

Fallo.

Ti ho chiamato perché volevo vederti. Volevo stringerti, parlarti, guardarti. Perdermi dentro i tuoi occhi blu.  Volevo toccarti. Scusarmi. Baciarti.

Non mi aspettavo niente di questo. Abbracciami presto. Adesso.

Scusami. Ero sul punto di affogare nel mio dolore. Ho deciso di uscire dalla vasca e iniziare a vivere. Il mio inizio sei tu.

Ho voglia di baciarti.

Fallo.

Voglio vivere cosi.

Anche io.

Devo dirti una cosa: ho perso tutto quando avevo pochi anni. Un incendio, mi hanno detto. Avevo un fratello più piccolo, io ero da mia nonna. I miei li ricordo appena. Ho vissuto con nonna. Finché non ho conosciuto lui, che poi se ne è andato, e poco dopo anche nonna. Mi è rimasta questa casa, una valle di lacrime e te che mi stai asciugando tutto il mio passato.

Anche io ho le mie ferite. Avevo progettato di viaggiare il mondo con la mia donna ideale fotografa, come me. Curiosa e coraggiosa. Poi ha.perso ogni stimolo, ogni voglia di me. Mi è crollato il mondo. Un giorno, personei social a cercare inutile svago e attenzioni, ho trovato un post con scritto.. " la felicità è dall'altra parte della paura." Tu mi hai rimesso in piedi.

Io però non sono cosi interessante, non viaggio, non scrivo, non faccio foto. Lavoro in un ufficio con gente che detesto, rispondo per clienti che chiedono finanziamenti e non so perché sono capitata in questo mondo, non so perché sono al mondo.

Per conoscere me.

Che bello. Che bello quando mi fai ridere.


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